Servizio Affidi

CHE COS’È L’AFFIDO FAMILIARE?

L’affido familiare è un intervento, “a termine”, di aiuto e di sostegno ad un minore ed alla sua famiglia che si trova a vivere una situazione temporanea di difficoltà.

Attraverso l’affido il bambino incontra una famiglia che, accogliendolo nella propria casa e nella propria vita, si impegna ad assicurare una adeguata risposta a tutti i suoi bisogni affettivi, educativi, di mantenimento e di istruzione, nel rispetto della sua storia individuale e familiare e delle sue relazioni significative.

 
I PROTAGONISTI DELL’AFFIDO

  • Il minore: bambini e ragazzi fino ai 18 anni, italiani o stranieri, in momentanea difficoltà, per i quali la famiglia d’origine o il Tribunale per i Minorenni hanno chiesto il collocamento in affido familiare
  • La famiglia d’origine del minore: genitori che per problemi di diversa natura, e per un periodo di tempo, non possono occuparsi da soli dei propri figli e garantire adeguate risposte ai loro bisogni
  • La famiglia affidataria: coppie, con o senza figli, sposate o conviventi, persone singole che si rendono disponibili ad accogliere, educare ed aiutare un minore in difficoltà accompagnandolo per un tratto della sua vita e condividendo con lui affetto ed esperienze. Non sono previsti limiti di età
  • I servizi territoriali che, a vario titolo, seguono e/o sostengono sia il minore e la sua famiglia d’origine sia la famiglia affidataria

 

In particolare il SERVIZIO AFFIDI si pone diversi obiettivi tra i quali:

  • sensibilizzare ed informare in materia di affido e promuovere una cultura dell’accoglienza, anche in collaborazione con le realtà del privato sociale presenti sul territorio
  • reperire, conoscere e formare le persone interessate all’affido attraverso percorsi individuali e/o di gruppo attinenti gli aspetti giuridici, sociali e psicologici dell’affido stesso, anche in collaborazione con le realtà del privato sociale
  • informare le persone aspiranti all’affido circa i diritti e doveri in materia
  • valutare le risorse e la disponibilità delle persone candidate all’affido
  • collaborare con gli operatori dei servizi territoriali, e gli altri attori coinvolti, alla formulazione del progetto di affido individualizzato
  • proporre al servizio territoriale il migliore abbinamento minore-famiglia affidataria
  • preparare e sostenere le famiglie affidatarie durante tutto il percorso dell’esperienza di affido, attraverso incontri individuali e/o di gruppo, anche in collaborazione con le realtà dl privato sociale
  • verificare periodicamente, insieme agli operatori territoriali, l’andamento degli affidi in atto e valutarne la conclusione con tutti gli attori coinvolti nel progetto
  • raccogliere, gestire e mettere in rete i dati per il sistema informatizzato attraverso la creazione di una Banca Dati delle famiglie aspiranti l’affidamento familiare, precedentemente formate e selezionate
  • mantenere un contatto periodico con le famiglie inserite in Banca Dati, attraverso colloqui individuali e/o percorsi di gruppo
  • offrire sostegno e consulenza sulle diverse tipologie di affido
  • attivare percorsi di formazione, anche in collaborazione con le realtà del privato sociale, rivolti agli operatori coinvolti nell’affido familiare ed offrire consulenza
  • promuovere incontri periodici di confronto e scambio di esperienze con le realtà del privato sociale

 

LE CARATTERISTICHE DELL’AFFIDO

  • La temporaneità: il periodo di affido non può superare la durata di 24 mesi. L’affido è prorogabile solo dal Tribunale per i Minori qualora la sospensione dell’affido rechi pregiudizio al minore
  • Il mantenimento dei rapporti tra il bambino e la sua famiglia di origine, regolati dai Servizi territoriali
  • Il supporto al minore, alla sua famiglia d’origine e alla famiglia affidataria, garantito dai Servizi territoriali
  • Il rientro del minore nel suo nucleo familiare di origine una volta superata la situazione di crisi

LE TIPOLOGIE DI AFFIDO

L’affido può essere consensuale quando la famiglia di origine condivide il progetto di affido oppure giudiziale quando quest’ultimo è disposto dal Tribunale dei Minori.

L’affido può essere inoltre:

  • residenziale quando il minore si trasferisce a vivere presso la famiglia affidataria per un periodo che può variare da qualche settimana a più anni. È il tipo di affido più comune
  • a tempo parziale quando il minore trascorre con la famiglia affidataria parte del giorno, i fine settimana o un periodo di vacanza

 

COME SI DIVENTA GENITORI AFFIDATARI

I requisiti per diventare affidatari non sono un alto reddito o un alto tenore di vita ma piuttosto:

  • uno spazio nella propria vita e nella propria casa per accogliere un’altra persona diversa da sé
  • la disponibilità affettiva e la volontà di accompagnare un bambino o un ragazzo nel suo percorso di crescita senza la pretesa di cambiarlo ma aiutandolo a sviluppare le sue potenzialità e valorizzando le sue risorse
  • la consapevolezza della presenza e dell’importanza della famiglia di origine nella vita di un bambino

Per diventare affidatari è necessario intraprendere un percorso di conoscenza che si realizza attraverso colloqui individuali ed incontri di gruppo con l’assistente sociale e la psicologa del Servizio Affidi. Gli incontri sono finalizzati a mettere in luce le motivazioni, le aspettative, le caratteristiche e le disponibilità delle famiglie, candidate all’affido.

 
I RIFERIMENTI NORMATIVI

L’affido familiare è previsto e regolamentato dalla Legge 184/1983 “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori”, modificata con la Legge 149/2001 “Diritto del minore ad una famiglia”, che sancisce il diritto del minore a crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia (art. 1).


INFORMAZIONI PRATICHE SULL’AFFIDO

Le famiglie affidatarie possono beneficiare di un contributo fisso mensile, di una copertura assicurativa e di eventuali rimborsi per spese straordinarie, congedi, assegni familiari, detrazioni d’imposta, etc.